Il bello e il brutto della settimana

A livello internazionale accade l’incredibile nella patria della democrazia. Negli Stati Uniti d’America sostenitori del presidente Trump, convinti che la vittoria elettorale di Biden sia frutto di brogli, assaltano e invadono armi alla mano Capitol Hill dove il Congresso sta certificando proprio la conquista della Casa Bianca da parte del democratico Biden. Cinque i morti negli scontri e una ferita difficile da sanare in termini di unità ma anche per l’immagine degli Usa nel resto del mondo.

Venerdì 8 gennaio – Aumenta la rabbia dei ristoratori per la ‘strategia’ fortemente penalizzante attuata dal Governo. Senza ristori ma viene loro permesso di tenere aperta l’attività fino alle ore 18, nei giorni arancioni. Una concessione che ha il sapore della beffa. Da tempo il M.I.O Italia – Movimento Imprese Ospitalità – sta portando avanti una battaglia senza esclusione di colpi e lunedì 11 gennaio presenterà in Procura un esposto contro i virologi. E oggi Massimo Meli, titolare del ristorante “Lo Scorfano della Pentolaccia, attua una singolare protesta: offrirà il pranzo a 35 persone dichiarando “Domenica a pranzo aprirò. Mi arrestassero, non ci sto ad aspettare che mi stacchino la spina”.

E’ anche il giorno del sit-in di protesta, organizzato dalle sigle sindacali degli operatori sanitari, davanti alla Cittadella della salute per denunciare pericolose lacune in materia di tutela dei lavoratori da parte dell’azienda sanitaria.

Nel pomeriggio sempre presso la Cittadella della salute si tiene l’incontro del comitato ristretto dei sindaci della sanità per fare il punto sull’andamento della curva epidemiologica dopo le recenti festività natalizie.

In tema di istituti secondari, la prevista riapertura – in presenza al 50% – lunedì prossimo slitta al 18 gennaio. Differimento espresso sia con ordinanza del sindaco Arena che della Regione.

Sabato 9 gennaio – In chiusura focus sulla situazione della pandemia. Ieri nel Lazio sono state oltre 60mila le vaccinazioni eseguite, 3000 nella Tuscia. Tra chi ha ricevuto il vaccino nella nostra provincia anche una nonna di 105 anni, residente in casa di riposo di Celleno. Contagi in diminuzione ma purtroppo aumentano i contagi.

Appuntamento alla prossima settimana con l’auspicio che le buone notizie quantomeno pareggino il conto con quelle meno positive.

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