
Il crunch addominale fa male alla schiena? La risposta arriva dalla scienza
Il crunch addominale ha forti detrattori perché molti sostengono che possa far male alla schiena. In effetti, è facile vedere che sempre meno personal trainer lo includono nelle loro routine di allenamento. Tanti hanno optato di sostituire il lavoro di questo movimento classico con delle contrazioni isometriche che si eseguono mentre si tonificano gli arti superiori o inferiori. In altre parole, siamo esortati a mantenere “l’addome in tensione” durante squat o altre attività. In teoria, è così che proteggiamo la colonna vertebrale e otteniamo gli stessi risultati. Ma non tutti sono d’accordo con questa posizione. Vediamo cosa ha da dire la scienza dello sport al riguardo.
Cos’è il crunch addominale?
Il crunch addominale è il classico esercizio per chi vuole allenare gli addominali. La persona è posta orizzontalmente, flette le gambe e alza le scapole fino a raggiungere circa 30 gradi con la schiena, in modo da toccare le ginocchia con le mani. È un movimento ottimo per tonificare il muscolo retto dell’addome. Si trova nella parte anteriore del nucleo ed è responsabile dell’estetica del six-pack. In particolare, questo esercizio si rivolge alla parte superiore di quel muscolo. Attiva anche, in misura minore, gli obliqui, che si trovano ai lati del ventre. Nel tempo sono apparse diverse varianti: può essere eseguito su una palla medica, aggiungere uno swing durante il sollevamento per migliorare l’attivazione obliqua o caricare pesi nelle mani con manubri.
Crunch addominale: gli studi
Tutti gli esercizi di tonificazione muscolare hanno dei rischi. La maggior parte di essi appaiono quando viene eseguita con una tecnica errata o se stiamo per eseguirli senza prima aver fatto un riscaldamento. Il crunch addominale non sfugge a questa realtà e c’è sempre stata polemica sul suo effetto sulla schiena. Flettere ripetutamente la colonna vertebrale su una superficie dura non sempre è vista bene. Dal 1989 esistono studi scientifici che analizzano l’effetto della flesso-estensione sulle vertebre. La continua ripetizione del movimento sembra aumentare la tensione accumulata nel disco intervertebrale, che è una sostanza gelatinosa essenziale per la flessione della colonna vertebrale.
Nel 2007, uno studio ha potuto certificare che certe posture del corpo sono in grado di spostare il disco intervertebrale verso posizioni anomale. Nel 2016 è emerso che non c’è una indagine specifica che analizzi l’andamento del crunch addominale in un essere umano e, tanto meno, che questo esercizio possa far male alla schiena. Negli anni, inoltre, sono stati condotti numerose altre ricerche scientifiche in contesti sia con esseri umani che con animali e, in nessuno di questi casi, non sono stati registrate ernie discali derivate dal classico addominale.
Crunch addominale: a chi è sconsigliato
La maggior parte degli esercizi fisici ha delle controindicazioni. Ci sono persone che non dovrebbero eseguire questo o quel movimento perché hanno maggiori probabilità di farsi male mentre lo fanno. Nel crunch addominale ci sono situazioni che meritano un’attenzione particolare:
- Donne e bambini minuti possono essere maggiormente a rischio. Uno studio ha rilevato che la bassa statura favorisce movimenti innaturali durante l’esercizio degli addominali, il che sbilancia le forze.
- Le persone con osteoporosi. Il riscontro di lesioni nelle vertebre di donne con osteoporosi durante la flessione del ventre mette in guardia sull’effetto sulla colonna vertebrale e sulla possibilità di aumentare il rischio di fratture.
- Pazienti con ernia del disco. L’esistenza di un’ernia del disco con dolore controindica scricchiolii addominali.