Perle della Tuscia: le Cascate del Salabrone, un paradiso naturale
Quando passate con l’autovettura in questa zona non potreste mai dire che una tale meraviglia si trovi proprio sotto ai vostri piedi: poco più giù del meraviglioso borgo di Farnese, nella strada che porta a Pitigliano, al confine con la Toscana, venendo da Viterbo sulla sinistra troverete un piccolo fosso che vi porterà in questo paradiso naturale; si tratta delle straordinarie Cascate del Salabrone, formatesi dal fiume Olpeta.
Perché parliamo al plurale e non, come si fa perlopiù sul web, al singolare? Perché questo sito meraviglioso non si ferma alla singola discesa acquifera, ma continua per centinaia di metri e, seguendo il percorso tracciato dalle rapide di zona, si giunge fino ad altre cascate, alcune grandi altre molto meno, con salti che arrivano quasi a eguagliare quello principale.
Lo scenario naturale in cui ci si imbatte colpisce fin da subito, poiché, nel sentiero per arrivare alla meta, si incontrano praterie immense condite dalla presenza di animali (come l’amichevole cavallo che vedete in foto) domestici e selvatici, una fittissima e variegata vegetazione e, appunto, la visione dell’acqua che non si ferma alla sola zona del salto principale. Un assaggio non indifferente di quella che è la spettacolare Selva del Lamone, area in cui ci si trova quando si intraprende questo piccolo viaggio.
Il gioiello naturale di cui parliamo ha davanti a sé un meraviglioso laghetto che, appunto, confluisce nel poco profondo corso d’acqua il quale più avanti va a creare altri salti. L’atmosfera è selvaggia e suggestiva: la Cascata principale, pur non altissima, si presenta possente e aggressiva nel getto dell’acqua; le rocce da cui imbocca la caduta sono di lava basaltica, un materiale resistente che non viene eroso dall’agire perpetuo e potente del liquido.
La visita è adatta a tutti perché non presenta alcun impedimento o difficoltà, si raccomanda solo di non infastidire e di rispettare i proprietari dei terreni vicino cui bisogna transitare per arrivarci. Il sentiero principale (indicato in fondo all’articolo) è lungo circa mezzo chilometro e con 10 minuti, dal punto in cui si lascia l’auto, si giunge all’agognata meta.