AGAR è la nuova creatura del Centro Studi Criminologici di Viterbo sempre all’avanguardia su tutto. Si tratta di un tavolo di lavoro sulla medicina di genere e i maltrattamenti femminili più frequenti di quanto si pensi, spesso in forma subdola, e troppo spesso derubricati a semplice problema emotivo quando, invece, lasciano cicatrici profonde a livello neurobiologico che spesso si traducono in un profondo disagio esistenziale.
Promosso dal Centro Studi Criminologici, dall’Ordine dei Medici e dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Viterbo, il gruppo di lavoro, che riunisce diversi professionisti della salute mentale, si è chiamato con l’acronimo AGAR che sta per: Amore Genere Attenzione Rispetto.
AGAR è anche il nome della schiava con cui il patriarca Abramo generò Ismaele per poi abbandonare entrambi nel deserto. Si tratta del simbolo della subordinazione millenaria della donna, tramandata dalle grandi religioni monoteiste e insita nella maggior parte delle culture umane.
Questo nuovo progetto ha lo scopo di dar vita a iniziative di studio nell’ambito della medicina di genere, sia con finalità di approfondimento e ricerca che per promuovere attività di prevenzione sociale, come il seminario “Il contributo delle neuroscienze allo studio del disturbo post-traumatico da stress nelle donne vittime di abusi” che si terrà mercoledì 13 marzo, in occasione della settimana del cervello, alle ore 17.00, presso la sede del Centro Studi Criminologici di Viterbo, in Piazza San Francesco 2.
Al seminario, che affronterà il tema delle conseguenze degli abusi sulle funzioni cognitive come la memoria, l’attenzione, la concentrazione e la comprensione, parteciperanno docenti e ricercatori dell’Università La Sapienza e dell’Istituto Superiore di Sanità.
Ulteriori informazioni sul programma, i relatori e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.criminologi.com.