Avevamo già riportato in esclusiva le dichiarazioni (giustamente) adirate del Comandante dei “leoni”, che ci aveva ricostruito la sequenza degli eventi e concluso che quella messa in atto dal sig. La Cava era stata “una vergognosa sceneggiata”.

Stamattina siamo stati in grado di consultare il referto stilato – la sera del 22 maggio, appunto – dal pronto soccorso dell’ospedale Belcolle (ne riportiamo, per motivi di privacy, solo l’intestazione) e abbiamo potuto constatare che quello che ci aveva rivelato Piero Camilli era “sacrosantemente” vero. Il presidente della squadra toscana – Giorgio La Cava, romano, 56 anni, una fedina penale non proprio candida – venne giudicato sano come un pesce dopo l’episodio che aveva denunciato e che lo avrebbe ridotto in chissà quali precarie condizioni. TUTTO QUELLO CHE GLI È STATO RISCONTRATO DAI SANITARI DEL NOSOCOMIO VITERBESE È LETTERALMENTE QUESTO: “LIEVE ESCORIAZIONE AL GINOCCHIO DESTRO, SI MEDICA”. TUTTO QUA! MANCO L’ OMBRA DI UN DANNO DI MINIMA ENTITÀ, NESSUNA PROGNOSI, MA QUALE CICLOPICO CAZZOTTONE ALLA TESTA…