Si chiama Biofach e si tiene a Norimberga dal 14 al 17 febbraio. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti dell’alimentazione biologica. La fiera, che detiene il primato mondiale nel suo campo per estensione e numero di visitatori, è alla sua 30esima edizione, e quest’anno si intitola “World leading trade fair continues its success story“. In pratica, una miniatura del mercato globale del biologico, a cui partecipano i principali attori del settore.
Più di 50.000 visitatori e oltre 2.900 espositori internazionali. Anche l’Italia ha la sua bella fetta di partecipazioni, con circa 412 aziende. Presente all’appello e molto attivo anche lo stand della Regione Lazio, e il Frantoio Oleario Battaglini di Bolsena che tiene alto lo stendardo della Tuscia. L’azienda storica del viterbese è a conduzione familiare e ha più di 70 anni di storia alle spalle. Un’eccellenza della zona, che dell’oliva ha fatto un passe-partout per produrre, con tecniche all’avanguardia e attente all’ambiente, praticamente qualsiasi cosa: dall’olio extravergine, alle salse ai cosmetici.
La parola d’ordine di questa edizione della Biofach è “Next Generation”. Qual è l’impatto delle nuove generazioni sul mercato biologico? Quali sono i nuovi orizzonti? Il settore del biologico sembra riservare sempre nuove sorprese e movimenti. Biofach è, oltre che una vetrina di tutte le ultime novità, anche un’occasione per stilare bilanci e considerazioni sul settore del biologico. Il responso è sicuramente positivo, in quanto il mercato mondiale del bio sembra registrare complessivamente un giro di circa 93 miliardi di dollari, di cui un terzo sarebbero europei.