Il 9 novembre è partito il bonus pc, tablet e internet per le famiglie con Isee inferiore ai 20 mila euro.
Si tratta di un contributo di 500 euro per comprare, appunto un pc o un tablet, o per una connessione veloce ad internet ed il criterio di assegnazione è fino ad esaurimento fondi.
Si tratta di una misura decisa dal Ministero dello Sviluppo Economico per incentivare la fruizione di servizi a banda ultralarga su tutto il territorio nazionale.
Cinque Regioni, però, hanno chiesto di applicarla solo agli abitanti di alcuni comuni: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Lazio.
In questo caso il criterio di selezione è meno chiaro del precedente sia per quanto riguarda la scelta dei comuni, sia per i vari parametri presi in considerazione.
Intuitivamente si potrebbe pensare che la Regione, nell’individuare i beneficiari dei bonus abbia cercato di privilegiare le città più popolose, sedi di edifici scolastici e quindi con alunni che, molto spesso, hanno a che fare con la didattica a distanza.
Forse però si sarebbe trattato di un parametro troppo logico.
Scorrendo la lista, infatti, balza subito all’occhio che, in provincia di Viterbo, su sessanta comuni solo otto sono i “fortunati”: Acquapendente, Gradoli, Grotte di Castro, Latera, Onano, Proceno Valentano, tutti con una caratteristica in comune, ovvero quella di trovarsi nell’Alto Lazio, quasi al confine con la Toscana.
A questi se ne aggiunge un altro: l’onnipresente Canepina, situata, invece, da tutt’altra parte.
A questo punto una domanda sorge spontanea: si tratta forse dell’ennesimo “colpo da maestro” del Mago di Cimini?