Il distillato più buono del mondo si chiama Numa ed è prodotto a Tarquinia.
Parola di quaranta esperti, tanti sono i giudici del campionato mondiale del World Spirits Competition di San Francisco che si è svolto dal 13 al 15 marzo 2020.
Ad affiancarlo, sul podio, la grappa “Tarquinia” che si è aggiudicata il secondo posto e, terza classificato, l’amaro che porta lo stesso nome.
Tutti prodotti dall’azienda Valle del Marta, dei fratelli Franco e Mario Pusceddu, quarta generazione dell’azienda agricola, ancora increduli per lo straordinario risultato che fa il paio con un altro brillante riconoscimento ottenuto lo scorso anno: “un traguardo così importante, a neanche un anno di distanza dalla medaglia Gold, vinta dal Brandy Superbo, sempre di produzione della Valle del Marta, in occasione dell’Alambicco d’Oro 2019 è veramente inaspettato.”
Un riconoscimento, in effetti, veramente notevole se si considera che l’ SFWSC, alla ventesima edizione, è considerato il concorso per gli alcolici più influente in assoluto, con migliaia di partecipanti provenienti da tutto il mondo.
I giudici, oltre 40, sono riconosciuti come i più esperti in assoluto nell’industria degli alcolici, ne fanno parte Anthony Dias Blue, editore e uno dei più influenti scrittori di cibo, vino, alcolici e stile di vita, una vera personalità negli Stati Uniti; Tony Abou-Ganim, Direttore del Judging, il Master-Mixologist, uno dei principali pionieri del movimento cocktail artigianale americano; Julie Reiner, la rinomata barista che ha portato New York Flatiron Lounge e Clover Club nelle migliori classifiche tra i migliori bar del mondo e Jeffrey Morgenthaler, premiato come il barista americano dell’anno con il miglior cocktail del paese e molti altri.