Il coronavirus è lo stesso della scorsa primavera, ma si è abbassata di 10 anni l’età media dei pazienti che finiscono in rianimazione.
La differenza tra la prima e la seconda ondata dell’epidemia è evidente soprattutto nei reparti di terapia intensiva, che oggi, come nella scorsa primavera, sono i fronti più estremi della battaglia contro il Covid-19.
C’è una prevalenza di persone che hanno tra i 60 e i 70 anni circa nelle terapie intensive, invece nella prima fase, l’età media era dai 70 agli 80 anni a salire. Questo vuol dire che si è avuta una diffusione più ampia del contagio che dunque, complessivamente, che il quadro dell’epidemia è andato peggiorando.
I posti letto sono in sofferenza.
Nel Lazio sono stati intanto superati i 100 mila casi totali da inizio pandemia. L’età media è di 45 anni; i positivi sono equamente ripartiti tra maschi (50%) e femmine (50%).