Il presidente del Lazio Nicola Zingaretti nella giornata di ieri ha firmato la dichiarazione dello stato di calamità naturale per la grave recrudescenza di incendi sull’intero territorio regionale, che durerà fino al prossimo 30 settembre.
Negli ultimi giorni l’elevato aumento delle temperature da nord a sud ha generato molteplici allerte anche nel resto d’Italia e non solo. Emblematico il caso della Sardegna, ma a destare preoccupazione sono diverse regioni, come anche la Sicilia e la Calabria. Va ricordato che appena quattro giorni fa a Floridia, in Sicilia, si sono toccati i 48.8 gradi, la temperatura più alta mai registrata in Europa.
Per quanto riguarda l’emergenza nel Lazio, secondo quanto comunicato dalla Regione, dal 2 agosto “sono stati gestiti dalla sala operativa regionale, coordinata nella campagna antincendio boschivo, dall’Agenzia Regionale di Protezione civile alla presenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Carabinieri forestali e Protezione Civile di Roma Capitale, quasi 600 incendi“.
Questi ultimi hanno richiesto, “in soli 10 giorni, oltre 320 ore di volo degli elicotteri regionali e circa 1.200 interventi del volontariato di protezione civile specializzato nell’attività antincendio”.