Apertura sì, apertura no….
E’ sempre più accesa la polemica, sul fronte ristorazione, in merito alla manifestazione nazionale #ioapro1501 che ha raccolto, sul fronte dei favorevoli, oltre 50000 adesioni in tutta Italia.
Tantissimi, d’altro canto, anche quelli contrari che vedono nell’iniziativa molta approssimazione e scarse possibilità di riuscita.
Uno di questi è Mirko Zuffi, operatore del settore ed esponente del Mio (Movimento Imprese Ospitalità) che, sulla sua pagina facebook ha postato una lunga disamina delle due “fazioni” contrapposte.
“• IO NON APRO •
(Dedicato al settore Horeca)
Sono 10 mesi che combattiamo questo sistema che ci sta decimando ed i primi che arrivano -sfruttano come sciacalli- le disgrazie altrui proponendo un’apertura forzata senza una logica, senza un piano coordinato che spieghi ai “palazzi” il perché; “apriamo e basta e magari ci multano” e propongono ai clienti (cosa più grave) di entrare fare un selfie ed andar via “perché non venderanno cibi e bevande” (infischiandosene delle regole)!
RAGIONATE CON IL CERVELLO, NON CON IL PORTAFOGLIO, perché rimarrà comunque vuoto, perché per smascherare le menzogne di questo Governo,Paolo Bianchini – Mio Italiasi è spaccato in quattro (insieme a tutta l’associazione) per ottenere risultati tangibili e “a beneficio di tutti”.
M.I.O Italia
si dissocia, senza se e senza ma, da questa forma di protesta -totalmente- sbagliata e i locali degli aderenti al nostro Movimento esporranno un cartello con scritto IO NON APRO.
Si dice che saranno almeno 50mila gli esercenti che sfideranno i divieti): oltre ad essere un numero molto basso, a livello nazionale, consentirà alle forze dell’ordine di applicare le sanzioni a tutti, senza alcuno sforzo.
“Così, non solo chi apre avrà una perdita certa, ma subirà anche il danno della multa”.