E gia’… Questa è la frasetta che più sembra attagliarsi alla frastornata Viterbo di questi giorni. “Io speriamo che me la cavo”, rimugina tra sé e sé il buon sindaco Giovanni Arena, alle prese con una faticosissima – ma tutt’ altro che irrisolvibile – crisi di giunta… “Io speriamo che me la cavo”, tuona col suo vocione il maestoso – e degno di miglior sorte – Palazzo dei Priori, “violato” giovedì scorso da una variopinta e zuzzurellona (per quanto legittima) protesta delle opposizioni, spregiativamente classificata dal primo cittadino come “una boiata” (ma la minoranza deve pur dimostrare di esistere…). “Io speriamo che me la cavo”, bofonchia scoglionata la città, che vorrebbe tanto che venissero presi di petto i problemi… “Io speriamo che me la cavo”, confida infine il sottoscritto, che prega il Signore che tra mercoledì e giovedì di questa settimana – anda e rianda tra Roma e Viterbo – si possa finalmente voltar pagina e riprendere a parlare di quello che un’ amministrazione fa, progetta e realizza… Possibilmente senza accapigliarsi e rimboccandosi le maniche, gettando alle ortiche molesti rancori ed equilibristiche alchimie!