Sebbene non sia mai espresso esplicitamente all’interno del comunicato inviato ieri (disponibile cliccando qui) alle testate giornalistiche dalla Asl di Viterbo, è evidente che l’Azienda Sanitaria Locale voglia lasciar trasparire una dose di “incoerenza” nel comportamento adottato dalle organizzazioni sindacali, in questo caso Nursing Up, Confael e Cisas.
Secondo la nota appena citata, questi sindacati avrebbero intrapreso una campagna mediatica “aggressiva, spesso offensiva”, a quanto pare non consona e non speculare rispetto agli atteggiamenti presi, invece, dall’ Asl e che anzi quest’ultima, pur consapevole di essere sottoposta in qualche modo ad un attacco, si sarebbe mostrata disponibile a un aperto confronto.
Confronto che sembrerebbe tuttavia non essere stato accettato dai sindacati:
“Tale confronto, richiesto anche nella giornata di oggi dal delegato sindacale aziendale, è stato rifiutato” – così come, scrive ancora la nota di replica – “è stato comunicato di non aver ricevuto o di non aver ancora visionato tutte le note che Asl nel frattempo aveva inviato ai promotori dell’iniziativa.”
La nota, perdipiù, si chiude in modo ancora più evidente con una frecciata implicita lanciata alle organizzazioni sindacali. L’ obiettivo è quello di cercare di convincere la cittadinanza a non prestare troppo credito ai rilievi e alle critiche espresse, sminuendo il lavoro delle associazioni: “Su questo atteggiamento e sugli obiettivi che tali sigle (sindacali) intendono perseguire, l’Azienda lascia al lettore la possibilità di formarsi un proprio punto di vista”.
Va osservato, a nostro avviso, che quello che si attendeva dalla risposta della Asl avrebbe dovuto riguardare i problemi concreti per cui si è deciso di manifestare, piuttosto che la manifestazione stessa, come invece è avvenuto.
L’azienda sanitaria viterbese è, a suo dire, disponibile al confronto, e questo da sempre: ciò che dall’esterno – leggendo la nota – appare è, invece, l’esatto contrario, con un atteggiamento esclusivamente volto a sminuire i punti di vista della controparte senza controbatterli punto per punto e anzi, attraverso la stoccata finale, orientato a erigersi a oracolo produttore di dogmi incontestabili.