Ultimi, ma non per importanza, ecco i voti che abbiamo elargito ai membri dell’opposizione di Palazzo dei Priori.
Chiara Frontini: Dopo essersi fatta sfuggire l’occasione di diventare sindaco, in un momento che le aveva permesso di ottenere moltissimi voti di simpatia, la capogruppo di Viterbo 2020 sembra aver perso il suo tocco magico. Bravissima nel fare opposizione e nel farsi notare, ma pecca di presunzione. Il momento per vederla davvero all’opera al timone del comando pare allontanarsi sempre di più. Voto: 5,5

Letizia Chiatti: Senza Voto
Patrizia Notaristefano: Senza Voto
Alfonso Antoniozzi: Il baritono viterbese si è fatto vedere, e soprattutto sentire e apprezzare, ma alla Scala di Milano. L’impegno nella politica stenta a decollare, forse a causa del poco spazio offertogli e dalla mancanza di esperienza. Voto: 5,5
Lina Delle Monache: Senza Voto
Francesco Serra: L’ombra di se stesso, tanto che sembra quasi non credere più alla politica, lui che fino a qualche anno fa era sempre in prima linea. Silenzioso e sottotono. Voto: 5
Patrizia Frittelli: Senza Voto
Luisa Ciambella: Le complicazioni interne al PD, così come le divisioni, le emorragie di consiglieri comunali e non, si sono fatte sentire. Il peso, per lei, è enorme, soprattutto dopo aver perso la sua spalla. Finché non sarà riformato il partito, non le resterà altro da fare che l’opposizione. Sfortunata. Tenace. Voto: 6

Alvaro Ricci: Sempre pronto, a volte non proprio preparato. Il consigliere d’opposizione non demorde e continua giornalmente la sua lotta contro la giunta. Imperterrito ma con sempre meno frecce a disposizione. Voto 5
Giacomo Barelli: Le ultime vicende del duplice Christmas Village lo hanno coinvolto personalmente e trascinato nell’occhio del ciclone. Perennemente all’attacco e in prima linea, anche quando potrebbe risparmiarselo e ammettere che a Viterbo, in fin dei conti, le cose non vanno così male. 6 – (meno)

Fabrizio Purchiaroni: Stroncato sul nascere, così come la sua estemporanea alleanza con Barelli. Il passaggio dalla maggioranza all’opposizione gli è costato caro. Voto: 5
Massimo Erbetti: Forse l’unica vera voce dell’ opposizione. Sempre in trincea per battersi al fianco dei cittadini e far rispettare le loro voci. Un paladino del popolo, che si muove con educazione e senza dover ricorrere al solito e abusato slogan: “Viterbo è un disastro”. I problemi veri ci sono, e lui sembra riuscire a identificarli. Un esempio per gli altri colleghi d’opposizione. Voto 7
