Dopo l’attesa sui nomi dei candidati sindaco – in realtà a vivere con lungo travaglio e serrato confronto l’individuazione del papabile più idoneo, arrivato solo a fine aprile, è stato il centrodestra – ora si attende sabato pomeriggio per scoprire se tutte le liste sono riuscite a mettere insieme 32 consiglieri.
Qualcuno spiega che la quantità, per quanto riguarda sia il numero delle liste a sostegno di chi ambisce alla fascia tricolore che il numero dei candidati in lista, è secondaria rispetto alla qualità.
Vero, se i nomi in lista sono di peso e di valore sia politico-amministrativo che sociale.
Però a nessuno sfugge che viene eletto chi prende più preferenze, e questo riporta il discorso sui numeri.
Sarà la somma dei voti a fare la differenza nelle urne.
Piaccia o meno, saranno cifre e percentuali a decretare il nuovo esecutivo di Palazzo dei Priori.
Magari anche a discapito di chi ha competenza, capacità, esperienza ma non il supporto di grandi numeri alle spalle.
E’ la democrazia, bellezza!