Ci ha lasciato il “re degli intervistatori” Larry King, pseudonimo di Lawrence Harvey Zeiger, morto ieri, 23 gennaio, a 87 anni.
Contagiato dal Covid a fine dicembre, era ricoverato presso il Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles.
Con le sue cravatte variopinte e le sue bretelle colorate, la sua voce resa particolare anche dsl fumo delle sigarette, con la sua professionalità e l’originalità con la quale intervistava personaggi celebri, è stato un conduttore televisivo e radiofonico, un giornalista e attore conosciuto e amato non solo negli Stati Uniti. Volto storico della CNN, condusse il Larry King Live, uno dei più longevi talk show statunitensi: settemila puntate e una collezione infinita di interviste.
Il tono amichevole con il quale teneva le sue interviste sapeva conquistare tutti, simbolo di una televisione “per bene”, di una modernità e di una competenza professionale fuori dal comune.
In 87 anni è convolato a nozze per otto volte; ha affrontato e superato diversi attacchi di cuore, il diabete, un cancro ai polmoni.
Il 2020 è stato per lui un annus horribilis: fu colpito da un ictus a maggio, ha divorziato dopo 22 anni di matrimonio dalla moglie Shawn e ha perso due figli nel giro di poche settimane, Andy e Chaia.
Poi è arrivato il Covid-19 a portarlo via.