“La benedizione della fiaccola a Roma in piazza San Pietro è il suggello dell’unione delle due città dei Papi, Roma e Viterbo”.
Lo ha detto Monsignor Fabio Fabene, ricordando come l’opera di Santa Rosa sia stata rivolta alla riconciliazione tra le fazioni viterbesi.
“Che il suo esempio sia un modello per tutti, soprattutto per i giovani, che con Rosa condividono il dono della giovinezza” ha aggiunto.
“La luce della fiaccola non acceca, ma illumina con dolcezza, guidando chi la segue verso la fede e verso l’amore per i fratelli, soprattutto quelli più deboli e bisognosi.”
È stato un momento emozionante e di preghiera. Tutti i Messaggeri raccolti in corona intorno alla fiaccola hanno recitato il Padre Nostro insieme a Monsignor Fabene e a don Emanuele Germani, straordinario e discreto regista di questo prezioso incontro in piazza San Pietro, ai piedi dell’Obelisco.
Poi lungo viale della Conciliazione, sotto l’occhio vigile di due motociclisti della Polizia Stradale, è iniziata la staffetta che porterà la fiaccola a Viterbo.
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