Tante ipotesi ma ancora nessuna certezza sul futuro di San Pellegrino in fiore, la manifestazione che, per 33 anni, ha colorato di fiori le vie e le piazze dello storico quartiere medievale.
Oggi, 7 febbraio, il sindaco Giovanni Maria Arena incontrerà i rappresentanti del Comune, della Provincia, dell’Università degli Studi della Tuscia, della Fondazione Carivit, della Coldiretti, della Confagricoltura e della Camera di Commercio per fare il punto della situazione, ascoltare le proposte e prendere qualche decisione in merito.
A volte, i piccoli borghi o dei quartieri potrebbero offrire spunti: basti pensare alle meravigliose opere realizzate a Pianoscarano lo scorso anno; alla manifestazione Peperino in fiore di Vitorchiano o alla ormai nota e consolidata ArterRie di Cantalupo in Sabina, dove la cultura si sposa con la bellezza dei luoghi e ogni piazza è dedicata al teatro, alla poesia, all’arte, al balletto, alla musica, in un percorso curato in ogni dettaglio che coinvolge i numerosi visitatori.
Il tutto magari arricchito da fiori, specialità gastronomiche locali, sfilate di moda a tema e promozione turistica.
Senza voler emulare nessuno, Viterbo, quando vuole, sa essere unica, ma le risorse economiche, le idee, l’impegno stavolta dovrebbero dare aria nuova a una manifestazione come San Pellegrino in fiore che, negli ultimi anni, nonostante il lavoro svolto bene da tanti, ha deluso le aspettative dei visitatori.
Sì a nuove proposte per rendere più belle le piazze più caratteristiche e per dare vitalità alla manifestazione.
L’obiettivo è dare possibilità a chi propone progetti interessanti di presentarsi e rilanciare un evento tanto amato dai viterbesi e dai turisti.