Circondato da maestose pareti di roccia vulcanica, immerso nella natura più incontaminata, bagnato da un’acqua meravigliosa, ecco sorgere il “selvaggio” Lago del Pellicone, una vera e propria Perla della Tuscia riconosciuta a livello nazionale.
Per raggiungerlo, e raggiungere così anche la visione della cascata annessa a esso, bisogna seguire i percorsi inseriti all’interno del meraviglioso Parco Archeologico di Vulci. Non una perla singola, dunque: pagando a basso prezzo il biglietto d’entrata al parco, potrete vedere molto altro in aggiunta all’incontaminato lago. Bisogna citare a tal proposito il meraviglioso Ponte del Diavolo, che sorge e dà direttamente sull’alveo del fiume Fiora.

Il Pellicone si forma, attraverso appunto la cascata, dal fiume appena citato, e dunque il sentiero da seguire permette di conoscerne tutto il processo (o percorso) di creazione naturale.

La meravigliosa cascata è alta circa 6 metri, e migliora ancor più un luogo già fuori dal comune di per sé.
La bellezza del luogo è riconosciuta a livello nazionale (e, probabilmente, anche qualcosa in più). Se ne ha prova dalla scelta del sito per fare da sfondo a tante pellicole cinematografiche che avrebbero poi fatto la storia del cinema italiano: il riferimento è a “Tre Uomini e Una Gamba” con Aldo Giovanni e Giacomo, a “Non Ci Resta Che Piangere” con Benigni e Troisi, e ancora a “Il Nome della Rosa” ispirato al grande romanzo di Umberto Eco.
Aldo, Giovanni e Giacomo al Lago:
Come raggiungere il luogo:
Vulci
(01014 Montalto di Castro VT)
https://maps.app.goo.gl/8hrmDPMGa4EEkQSx7