È iniziata tra buonumore ed entusiasmo, alle 17 di oggi, la “Prova di Portata” per i Facchini di Santa Rosa da Viterbo. La tradizionale “rimpatriata” per la selezione dei protagonisti della grande festa è avvenuta come ogni anno presso l’ ex-Chiesa della Pace, sede del glorioso Sodalizio.
La prova consiste nel caricarsi sulle spalle con la testa chinata – posizione assai difficile e complicata da tenere – una cassetta di metallo del peso di 150 Kg e compiere tre giri della “piazzetta” all’ interno della Chiesa, rigorosamente senza far appoggiare i cavalletti e senza uscire dal circuito bianco appositamente disegnato a terra. Perché trasportare sulle proprie spalle i 150 kg e provare con tanto anticipo? Al quesito ha risposto il Presidente dei Facchini Massimo Mecarini, che ha spiegato: “Fino al 1967 non c’era una vera e propria selezione e la Macchina poteva venire portata da chiunque. Ma dopo il “Volo degli Angeli”, quando la Macchina di Santa Rosa si fermò in mezzo al tragitto, il Sodalizio del tempo – per scongiurare altri casi del genere – decise di istituire una prova: dimostrare di essere capaci di portare un peso tra i 140 e i 180 Kg. Quando entrai io, ricordo, il peso era stato fissato in 160 chili”.
Ci rimane solo da augurare: “In bocca al lupo, ed evviva i Facchini di Santa Rosa!”


