Gli studenti iscritti al primo anno del liceo classico e linguistico M.Buratti di Viterbo inaugurano il nuovo percorso con un pranzo di benvenuto insieme ai professori e a molti genitori. I ragazzi del quinto anno hanno cucinato e servito le pietanze alle “matricole”, sedute ai tavoli.

Tra gli ospiti d’onore, il sindaco di Viterbo Giovanni Arena, il presidente della Provincia Pietro Nocchi, il direttore de “La mia città news” Giovanni Masotti e il cantante viterbese Mammorappo.
“Il Buratti è una scuola dinamica, in continuo sviluppo, che accoglie sempre più studenti – ha detto Arena durante il suo intervento di saluto – e io mi sento molto legato a questi giovani, dato che qui ho anche insegnato. Per questo, faccio a tutti un grandissimo ‘in bocca al lupo’ per la nuova avventura!”.
Il presidente della provincia Pietro Nocchi ha invitato i ragazzi a mantenere sempre alto lo spirito di intraprendenza. “Andate nelle biblioteche, esplorate, venite in Comune e in Provincia a farci le domande – ha ripetuto al microfono – siate protagonisti a scuola e nel vostro futuro!”.

Prima dell’inizio del pranzo, anche il giornalista Giovanni Masotti ha rivolto i suoi auguri e i suoi saluti agli studenti del Buratti. “C’è nell’aria una meravigliosa sensazione di festa e di unità d’intenti – ha sottolineato Masotti – ed è bello constatare quanto il liceo Buratti si impegni a portare continuamente avanti iniziative utili e intelligenti. Quindi – anche perché sono padre di una alunna approdata quest’anno al primo anno di linguistico in questo istituto – un ‘grazie’ particolare e sentito alla preside Clara Vittori, al professor Nuccio Chiossi e al sindaco Arena, che non manca mai quando c’è da stare vicino alla città e ai suoi giovani”.

Il “vulcanico” professor Nuccio Chiossi – che ha insegnato al liceo Buratti per ben 22 anni prima della pensione, arrivata nel 2017 – sente un costante e inossidabile legame con i ragazzi: “Auguro loro buona fortuna oggi, domani e sempre. A scuola come nella vita – dice Chiossi – e considero ognuno di loro un ‘mio’ studente, almeno in parte”.
Anche la preside Clara Vittori sottolinea l’importanza di costruire un rapporto umano saldo e profondo con gli alunni. “Sono dirigente scolastica del Buratti dal settembre del 2015 – racconta la Vittori – e in questi quattro anni ho assistito gli alunni in una una moltitudine di percorsi e esperienze diverse, cercando sempre di venirgli incontro sulla base del rispetto reciproco”.

Tra una portata e l’altra, abbiamo fatto un giro tra i tavoli per chiedere ai ragazzi di parlarci delle paure, delle speranze e delle sensazioni per l’inizio di un nuovo capitolo della loro vita.
Alcune ragazze del primo anno del liceo linguistico ammettono con gioia di essersi trovate immediatamente a proprio agio con i compagni di classe, pur non avendoli mai conosciuti prima. “Siamo un gruppo molto unito e andiamo d’accordo – ci racconta Michela – anche se siamo una classe molto numerosa”. Trenta alunni, per l’esattezza.
Ci avviciniamo poi a un tavolo dove sono seduti sono un gruppetto di ragazzi. Alla domanda: “Come vi trovate con le femmine della vostra classe?”, loro si guardano e rispondono: “Siamo mooolto contenti di essere in minoranza”. Poi sorridono scherzosamente.
Passando a questioni più prettamente “scolastiche”, abbiamo voluto sapere di più su cosa vorrebbero fare gli studenti una volta terminato il liceo. “Mi piacerebbe fare esperienza all’estero – ci racconta Giuliana, iscritta al primo anno di linguistico – e imparare bene le lingue per questo è fondamentale”. Anche la sua compagna di classe Aurora è dello stesso parere. “Vorrei trascorrere un semestre o un anno fuori dall’Italia – ci spiega – ma non so ancora se vorrò continuare a studiare Lingue all’università”.

Chiara, invece, che quest’anno dovrà affrontare la maturità, ha le idee già chiare. “All’università voglio prendere Lingue – ci racconta con soddisfazione – anche se prima dovrò migliorare la conoscenza dello spagnolo, su cui ‘zoppico’ un po’”.
Seduti ai tavoli abbiamo incontrato tanti ragazzi e ragazze diverse, che condividono le stesse paure e speranze per il futuro. L’augurio rivolto dai loro insegnanti e dalla preside Clara Vittori – e condiviso da noi – è che ognuno di loro possa realizzare i propri sogni nella vita.
Buon inizio di anno scolastico a tutti!