Si gonfia il filone mediatico in merito allo stupro per cui sono indagati, e in carcere, i due giovani di Casapound, Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci. I quali sono accusati di violenza di gruppo, lesioni aggravate e violenza sessuale con abuso delle condizioni di inferiorità psichica e fisica contro una donna di 36 anni. È la bufera social che ha travolto i difensori dei due indagati, gli avvocati Marco Valerio Mazzatosta, Domenico Gorziglia e Giovanni Labate.
Dopo gli attestati di stima e solidarietà del consiglio degli avvocati di Viterbo, formalizzati in un comunicato ufficiale, ecco il commento rilasciato da Mazzatosta “anche a nome dei miei colleghi Labate e Gorziglia”: “Non sono d’accordo con quello che dici ma darei la vita perché tu possa dirlo. La frase erroneamente attribuita a Voltaire racchiude il senso della professione per noi tre – dice Mazzatosta -. Una professione da fare con la schiena dritta e le spalle ben larghe per consentire alla toga di non avere pieghe. Stiamo svolgendo il mandato difensivo in silenzio e con la medesima dedizione e lo spirito di servizio e rispetto dei valori costituzionali che impiegheremmo per difendere chiunque dei nostri detrattori”.
“Svolgiamo il mandato difensivo con spirito di servizio”, l’avvocato Mazzatosta si difende dalle polemiche
Dopo gli attestati di stima e solidarietà del consiglio degli avvocati di Viterbo, formalizzati in un comunicato ufficiale, ecco il commento rilasciato da Mazzatosta anche a nome dei colleghi Labate e Gorziglia.