Con l’aumentare dei casi di contagio in Italia, l’ansia da coronavirus continua ad avvolgere Viterbo e molti dei suoi cittadini.
Dopo lo spopolamento dei ristoranti e degli store cino-giapponesi, ora il fuggi fuggi ha “contagiato” anche i locali gestiti da italiani.
Venerdì sera (ieri), anche se le temperature erano più che abbordabili, ristoranti e bar non hanno potuto godere della movida locale. Pochissimi, o addirittura zero, i clienti dei posti visitati.
“Ormai è così da qualche giorno”, ci ha detto la gestrice di un locale dentro le mura, a pochi passi da Porta Romana. “Anche venerdì scorso avevamo pochissime prenotazioni, e domani sono sicura che sarà la stessa cosa – continua – eppure, Governo e Sanità continua a ribadire che qui non c’è pericolo, gli unici a rimetterci davvero siamo noi imprenditori ora”.
Molti simili alle sue dichiarazioni anche quelle del proprietario di un bar molto gettonato del centro storico, che aveva addirittura ottenuto una deroga dal Comune per postporre alle due la chiusura dei battenti.
L’emergenza coronavirus, più del virus stesso, continua a mietere “vittime” tra i commercianti e gli imprenditori locali, molto in affanno in questi giorni.