Puntuali come le cambiali, in campagna elettorale i politici di mestiere ricompaiono e propongono ricette e soluzioni.
A Giovanni Scuderi, unico candidato espressione della società civile, questo costume politico tutto nostrano non piace e invita i concittadini a mantenere quel sano “dubbio metodologico” di cartesiana memoria verso gli estemporanei annunci proliferanti in questa anomala campagna elettorale.
“Assisto allibito al rimescolamento degli schieramenti politici” – stigmatizza Scuderi – “è come se da un album di figurine le immaginette venissero staccate da una pagina e rincollate su un’altra; ma le facce sono sempre le stesse”.
Questo spiega, secondo Scuderi, la desolante assenza di concreti progetti di sviluppo nei proclami dei candidati oggi in campo.
“Uno dei miei maggiori ambiti d’interesse e di preoccupazione, essendo io imprenditore, è l’economia sostenuta dall’imprenditorialità; stiamo parlando di uno dei maggiori asset del nostro territorio ma nessuno sembra rendersi conto che quello dell’imprenditoria è un settore in sofferenza”.
“Il mio progetto di rinascita prevede l’identificazione delle singole filiere produttive cittadine, l’analisi dei rispettivi problemi e potenzialità, inclusa quella dell’integrazione fra filiere diverse e l’attivazione di politiche attive di sostegno, articolate nelle aree funzionali delle infrastrutture e dei servizi, dello snellimento burocratico e, nei limiti delle competenze comunali, delle agevolazioni creditizie e dell’abbattimento degli oneri.
“In questo rapporto di prossimità ricercheremo costantemente la collaborazione e il contributo di idee e proposte degli stessi imprenditori, essendo gli imprenditori i maggiori esperti in materia di ottimizzazione d’impresa. Contestualmente ascolteremo volentieri anche i lavoratori del bacino imprenditoriale e i loro rappresentanti sindacali e professionali.”
“Negli ultimi anni inoltre ci siamo semplicemente limitati ad assistere indifferenti al progressivo declino della circolazione turistica nel nostro comune e questo ha dell’incredibile se consideriamo l’enorme e articolata offerta di storia, cultura, benessere, religione, enogastronomia etc. della Città dei Papi. È importante a tale riguardo riconoscere che il primo a intercettare e redistribuire la ricchezza derivante dal turismo è proprio l’imprenditore e la crisi di questo settore, direttamente o indirettamente, genera ricadute rilevanti sulla qualità della vita di tutti i cittadini”.
Ecco perché il settore turistico è al centro delle preoccupazioni di Giovanni Scuderi. Ma di questo ne riparleremo in una prossima comunicazione.