Ieri mattina a Vulci, nella Necropoli Poggetto Mengarelli, è stata riportata alla luce una tomba etrusca risalente al quarto secolo a.C.
A fare l’eccezionale ritrovamento un team di archeologi che ne hanno successivamente spiegato le caratteristiche: “Apparteneva ad una coppia, nel corredo ci sono uno strigile in ferro che serviva per asciugare il sudore e uno specchio in bronzo col manico in avorio”.

Che il popolo etrusco fosse legato al culto dei morti è cosa nota, ma la particolarità della nostra zona è legata al fatto che sono numerose tombe sparse nella Tuscia: pensate che dal 2016 ne sono state portate alla luce ben 103, alcune di esse fortunatamente mai cadute sotto le grinfie dei “tombaroli”.
Il direttore scientifico di Fondazione Vulci, Carlo Casi, afferma: “Continueremo a scavare qui nel parco di Vulci, vogliamo rendere l’intera Necropoli fruibile al pubblico”.